Storia

Su di una collina della Val d’Arbia, tra le località di Radi e Sovignano, a metà strada tra i torrenti Stile e Sorra, sorgeva un piccolo borgo denominato San Lazzaro di cui oggi rimangono soltanto due poderi diroccati. Dagli antichi documenti risulta che nel XIII secolo questo luogo era fortificato, dotato di almeno una torre di guardia ed una chiesa intitolata a S. Lazzaro.

Tra le moltissime cause civili e criminali che mi sono pervenute tra le mani, merita senz’altro di essere raccontata quella avvenuta nel 1610 nei pressi di Buonconvento.

Non lontano da Lucignano val di Chiana, in provincia di Arezzo, sorge il castello del Calcione, antico “castrum” posto in una zona contesa nel periodo alto medievale tra i senesi, fiorentini e aretini.

Corradino Chigi fu un illustre senese che ricoprì cariche di altissimo rilievo sia in patria che fuori. Le cronache non ne parlano abbastanza in quanto visse nel periodo tumultuoso delle guerre d’Indipendenza ed è proprio quest’epoca che purtroppo poco appassiona gli studiosi e gli intellettuali della Toscana.

Una storia millenaria e assai intricata quella della chiesa di Santa Maria al Poggiolo nei pressi di Monteriggioni. Situata su di un’altura non lontano dalla località di Badesse essa fu un riferimento per secoli e secoli di una comunità che, a partire dalla fine del XIII secolo, prese a chiamarsi proprio come la sua chiesa.

L’antichissima Abbadia di Sicille fu un monastero di origine benedettina del quale ci sono giunti pochi e sparuti documenti storici.

La città di Rosellae sorgeva su una collina che si affacciava sull’antico lago Prilius (poi prosciugatosi), a pochi chilometri da Grosseto.

Dal castello di Cerreto derivò la famiglia Cerretani che ricoprì ruoli di primaria importanza nel governo senese, ma ancor prima che i signori di questo fortilizio prendessero tale cognome, i loro predecessori si chiamarono Ciampoli.

Nel precedente articolo abbiamo spiegato quali fossero state le cause principali che dagli anni Quaranta del XIV secolo al 1382 (data dei provvedimenti straordinari) avevano portato il governo senese ad una situazione finanziaria complicata: compagnie di ventura, carestie, peste.

Secondo l’erudito Teofilo Gallaccini, vissuto nel XVI secolo, la Porta delle Sperandie si apriva nel cosiddetto settimo circuito murario di Siena.

Il Castello di Montelifrè ed il suo borgo, o per meglio dire ciò che ne resta, si trovano tra le località di Montisi e Trequanda.

Nel lontano 1434 un capitano senese conquistò con l’inganno il castello di Brolio, violando gli accordi di pace tra Siena e Firenze.