Una storia millenaria e assai intricata quella della chiesa di Santa Maria al Poggiolo nei pressi di Monteriggioni. Situata su di un’altura non lontano dalla località di Badesse essa fu un riferimento per secoli e secoli di una comunità che, a partire dalla fine del XIII secolo, prese a chiamarsi proprio come la sua chiesa.

La cosa però che da sempre ha tormentato i ricercatori riguarda l’esatta e primitiva ubicazione di questa chiesa che fu denominata anticamente “de Porghiano” e quindi considerata interna alle mura di questo antichissimo castello (scomparso), ma successivamente descritta in località Poggiolo. Se Porghiano e il Poggiolo fossero il medesimo luogo il dubbio sarebbe già risolto, ma alcuni studiosi non concordano su questa conclusione ritenendo che si tratti solo di località vicine. Secondo questi ultimi  una chiesa dedicata a Santa Maria Assunta era anticamente nel castello di Porghiano e solo successivamente fu traslata in questa del Poggiolo che ne assunse il titolo.

Cercherò con questo piccolo saggio di fare un po' di luce sulla questione grazie ai tanti documenti storici che per fortuna si sono conservati nei nostri archivi.

Accennerò innanzi tutto al fatto che il luogo del quale parliamo è geograficamente abbastanza circoscritto. Dai numerosi atti (che vanno dall’inizio del XIII secolo fino al XV secolo) sappiamo ad esempio che la pianura sotto il Poggiolo, la quale si estendeva fino al torrente Staggia, veniva chiamata il “plano de Porghiano”, così come il mulino sul torrente era detto “molendino de Purghiano” (successivamente prese il nome di mulino della Badessa). Della comunità di Porghiano faceva parte la località di Pozzo (oggi il Pozzo) e ad essa confinavano la Staggia (ad est), il borgo di Stomennano (a nord), la chiesa di Corpo Santo (a sud) e Monteresi (ad ovest). Ancora oggi un podere a poca distanza dal Poggiolo prende il nome di Prugliano (nome corrotto di Porghiano).

Questa località di Porghiano (Porclano)era già esistente nel 994 quando fu oggetto di una donazione da parte di Tegrimo di Ildebrando alla sua sposa Sindrada (la madre di Tegrimo dei signori di Staggia fondò pochi anni dopo il monastero di San Cirino ad Insula, detto poi Badia a Isola).

Una delle prime menzioni della chiesa di Santa Maria de Porclano risale al 1128, mentre si cita il castello di Porghiano (castellum de Porclano) in un privilegio papale di Clemente III datato 1189 nel quale furono concessi al vescovo senese Bono una serie di diritti su quel fortilizio, riconfermati peraltro da papa Innocenzo III nel 1210.

La chiesa di Santa Maria di Porghiano ed il suo castello continuarono a comparire nelle documentazioni fino alla fine del XIII secolo, mentre agli inizi del XIV secolo il nome della chiesa fu sostituito con quello di Santa Maria al Poggiolo.

Incrociando tutti gli atti in mio possesso (circa una cinquantina), ho dedotto quanto segue: il castello di Porghiano e la chiesa di Santa Maria di Porghiano erano in due luoghi distinti. Il primo era situato probabilmente più in basso, in corrispondenza dell’attuale podere di Prugliano, mentre la chiesa era sul poggio dove ancora oggi risiede. Quest’ultima, a partire dalla fine del XIII secolo cambiò il suo nome da Santa Maria a Porghiano in Santa Maria al Poggiolo, così come tutto quel popolo che intorno ad essa viveva.

Vi erano perciò due luoghi distinti ma molto vicini tanto da essere identificati entrambi come “di Porghiano”. Dentro al castello c’era un’altra chiesa, quella di San Pietro alla quale fu accorpata poi un’altra intitolata a San Martino che doveva sorgere non lontano da questo luogo. Molto esaustivo in proposito il documento del 1128 nel quale è scritto che “Alberto, prete di Santa Maria de Porclano e Giovanni, prete di San Pietro dello stesso luogo danno in affitto ad Alberto, prete di San Leonardo della Selva al Lago, un pezzo di terra posto a Staggia…”.

Altre conferme su quanto ho asserito ci sovvengono dalle decime delle chiese suddette che fin dai tempi più antichi erano sottoposte alla vicina Pieve di Lornano. Nel biennio 1275-1276 compare infatti la chiesa di Santa Maria di Porghiano tra quelle suffraganee di Lornano, assieme a quella di Rencine, Basciano, Corpo Santo, Brusciano. Agli inizi del XIV secolo (1317), sempre in questo gruppo di chiese compare, oltre a Santa Maria di Porghiano, anche la chiesa di San Pietro “cum eccl. sci. Martini aggregati”. Nel libro delle Visitazioni del 1409 (in Archivio Arcivescovile), si menzionano ancora le due chiese di Porghiano, quella di “sci Petri cum ecclesia sci Martini” e l’altra ora descritta come “Sce Marie de Porghiano vel de Pogiolo”. Questo ci conferma che ormai il toponimo di “Poggiolo” era divenuto predominante e che stava sostituendo quello di Porghiano, probabilmente per la diminuzione di importanza o la graduale scomparsa dell’antico castello nei pressi.

Sempre a sostegno della mia tesi sui due luoghi distinti, citerò un altro documento del 1293 nel quale ben si evidenzia l’esistenza contemporanea dei due siti. Si tratta dell’elenco delle comunità al quale il Comune di Siena assegnava le “prese” della Selva del Lago (area ora identificabile come Pian del lago ma che prima del prosciugamento arrivava fino alla pianura di Monteriggioni) agli uomini “de Sancta Maria ad Porghianum et de Porghiano”. 

Di poco posteriore, ma sempre dello stesso periodo, un altro documento riportato nel cosiddetto Statuto dei Domini Viarii ribadisce la precedente ordinanza con l’assegnazione della presa agli uomini “de Sancta Marie de Porghianum vel de Sancta Marie ad Poggiolum”. Sembra dunque che questo passaggio da Porghiano a Poggiolo sia avvenuto nella seconda metà del XIII secolo, ma solo per l’area nel quale sorgeva la chiesa, mentre per quella del castello, rimase il vecchio toponimo.

Ricordiamo che la stessa comunità, trenta anni prima (1270), veniva chiamata ancora “popolo di Santa Maria a Purghiano”. A partire dalla seconda metà del XIV secolo si parlerà esclusivamente di Villa, chiesa e popolo di Santa Maria al Poggiolo, mentre rimarrà il toponimo di Porghiano solo come luogo vicino, senza nemmeno menzionare più nessuna struttura fortificata. 

Gli ultimi due documenti nei quali si cita l’antico castello sono infatti dei primi anni Venti di quel secolo. Il primo è del 1300 e ci racconta che tale Benincasa, residente nella villa e popolo di Santa Maria del Poggiolo cedette un terreno nei pressi del castello di Purghiano. (Interessante anche un documento dell’anno successivo, 1301, dove si parla di “contrada di S. Maria del Poggiolo”). Il secondo è contenuto nell’Estimo (circa 1318-1319) che il Comune di Siena fece per tutto il suo territorio. Anche in quest’ultimo, nonostante si citi quasi esclusivamente il Poggiolo, ricompare in un paio di occasioni il “castrum de Porghiano”. Si tratta della proprietà di due casamenti, uno dei fratelli Biondo e Tartaglia de fu Lallo da Porghiano ed uno di Bindo di Enrico. Negli atti successivi riguardanti questa comunità (1322, 1328 ecc..), non troveremo più citazioni sul castello, segno inequivocabile che era ormai definitivamente scomparso.

La comunità di Santa Maria di Porghiano era già segnalata come “comunello delle Masse del Terzo di Camollia di Siena” a metà del XIII secolo, ma a partire dal 1400 (Libro dei Censi) è indicata esclusivamente come “Comunello di Santa Maria al Poggiolo”. Essa mantenne lo stesso nome e lo status di comunità autonoma fino al XIX secolo.

La sua chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta al Poggiolo invece, dotata di parroco inamovibile fin dal 1380 (assegnata in quell’occasione al sacerdote Ser Niccolò d’Andrea) fu poi nel 1406 data in Commenda a Pietro di Matteo vescovo di Calcedonia, dell’Ordine degli Eremitani di S. Agostino di Siena. Poiché le rendite erano scarse per il mantenimento del vescovo agostiniano, alla nostra chiesa fu accorpata quella di Terrensano. Nel 1417 Santa Maria al Poggiolo fu riunita ed annessa alla vicina Pieve di San Casciano delle Masse ed il secolo successivo fu riunita a quella di S. Quirico di Siena.