Ci sono due fantini che potevano dare vita, se il Palio fosse stato un film, alla sindrome da Sliding Door. Per chi non lo sapesse è il momento in cui una persona si trova a vivere di rimpianti ed è continuamente impegnata a rimuginare sul passato e sulle opportunità perse, domandandosi cosa sarebbe successo se in determinati momenti si fosse fatta una scelta o un’azione anziché un’altra. La vita è infatti ricca di momenti apparentemente banali ma che possono rivelarsi decisivi, proprio come si rivela essere il prendere o perdere la metro per la protagonista. Si tratta spesso di eventi che portano a compiere determinati incontri anziché altri o ad essere in determinati luoghi in un tempo anziché un altro.
Questi due fantini sono Peppinello e Aceto e l’anno cruciale è il 1964: il primo esagera con due vittorie all'esordio, il secondo prende tempo e poi conquista la storia. Peppinello è il campione effimero di una stagione, dopo qualche anno è un sopravvissuto agli anni sessanta, rappresenta il romanticismo inquieto che ha come immagine la contrada beat di Camporegio con la plurivittoriosa Kinda, perpetua lo spiritico eroico del Palio ottocentesco. Aceto rappresenterà lo spirito razionale, scientifico, il cinismo, l'ironia, l'assenza dell'idea che un eroe nasce a caso.
Vengono entrambi da un'Italia minore, ma la gestione della qualità farà la differenza. La differenza che c'era un tempo fra un aereo ad elica ed uno a reazione. Possono raggiungere entrambi prestazioni rilevanti ma non della stessa qualità.
Ma per me, la vittoria di Peppinello con Arianna è un simbolo: Pindaro che canta un inno alla vita, l'ebbrezza, le grida di trionfo delle Odi, simboli di una vita, oltre che di una stagione. Addio fantino di un altro mondo, poi conosciuto, intervistato per Lindbergh, eccoti al quarto giro del luglio del 1964, primo su quella scala che Giacobbe vide popolarsi di angeli. Non stare a pensare più alle occasioni perse che hanno nomi di cavalli: Morgan nel '68, Robin Hood del 74 e così via. Sei un eroe chiacchierone e chiacchierato. Peppinello e Aceto, due storie diverse iniziate uguali. Il primo potrebbe essere celebrato da De Montherlant, il secondo da Hemingway.
Nella vita pratica, dunque capita continuamente di trovarsi dinanzi a momenti di questo tipo, che idealmente attivano innumerevoli altri percorsi che però il nostro io principale non percorrerà mai. Il significato di Sliding Doors, dunque, sta tutto nello sdoppiamento del destino. Tutto è in mano ad un frammento apparentemente insignificante e totalmente imprevedibile. Questa è la vita e quindi anche il Palio.  Massimo Biliorsi