Il mese di maggio è tradizionalmente il mese della Vergine Maria. Le prime pratiche devozionali legate a questo mese risalgono al XVI secolo fino ad arrivare alla storia più recente. Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia». 

Don Enrico Grassini ci propone un’immagine legata al territorio di Siena, un omaggio alla grande devozione filiale a Maria che la nostra Città e la nostra terra ha sempre espresso.

L'11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, papa Benedetto XVI indisse l'Anno della fede, che si sarebbe chiuso il 24 novembre successivo sotto il pontificato di Francesco.
L'Arcidiocesi di Siena commissionò all'Atelier iconografico del Monastero di Bose, in Piemonte, un'icona, che sarebbe dovuta diventare l'immagine diocesana del cammino pastorale dell'Anno della fede. L'icona fu realizzata nel 2012 e da allora conservata nella Sacrestia della Cattedrale, per essere esposta sul presbiterio durante le grandi celebrazioni di quell'anno.
L'intento della committenza era quello di rappresentare il cammino di santità nella storia del territorio della diocesi; in particolare la singolare devozione alla Vergine Maria, invocata come "Mater Sanctae Senensis Ecclesiae", Madre della santa Chiesa senese, un titolo che si ricollega in maniera particolare al Concilio Vaticano II, poiché fu Paolo VI, al termine dell'assise conciliare, a tributare il titolo di "Madre della Chiesa" alla Beata Vergine Maria.
La Madonna è rappresentata nel gesto materno di raccogliere sotto il suo manto, a guisa delle antiche immagini della "Madre della Misericordia", alcuni tra i figli più insigni della Chiesa senese, cioè una rappresentanza dei suoi Santi più celebri, dagli inizi del Vangelo nella nostra terra con la predicazione del Santo Patrono Ansano, fino alla santità più recente del secolo scorso, con la B. Savina Petrilli, testimone di impegno evangelico nel sociale. Oltre ai Santi senesi sono stati raffigurati gli Apostoli Pietro e Paolo, a significare la comunione della Chiesa di Siena con la Chiesa di Roma e quindi tutte le Chiese del mondo, oltre a San Giovanni Battista, il Precursore, di cui la nostra Cattedrale custodisce la preziosa reliquia del Braccio.
I Santi e Beati raffigurati sotto il manto della Vergine, a partire da sinistra in basso, sono: S. Ansano, S. Pietro, S. Paolo, S. Giovanni Battista, il B. Giovanni Colombini, la B. Savina Petrilli, il B. Alberto da Chiatina. Da destra in alto: S. Bernardo Tolomei, il B. Lucchese da Poggibonsi, S. Bernardino, la B. Fina da Sangimignano, S. Galgano e S. Caterina.