Il mese di maggio è tradizionalmente il mese della Vergine Maria. Le prime pratiche devozionali legate a questo mese risalgono al XVI secolo fino ad arrivare alla storia più recente. Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia». 

Don Enrico Grassini ci propone un’immagine legata al territorio di Siena, un omaggio alla grande devozione filiale a Maria che la nostra Città e la nostra terra ha sempre espresso.

La Madonna delle Nevi è conservata e venerata nella Chiesa di S. Maria delle Nevi in Via Montanini.

La celebre pala d’altare, fra le opere pittoriche più significative del Rinascimento senese, fu eseguita da Matteo di Giovanni nel 1477. Fu realizzata proprio per la chiesa di S. Maria delle nevi, terminata in quello stesso anno per volontà del nobile prelato Giovanni Cinughi, amico personale di Pio II e primo vescovo di Pienza e Montalcino.
La tela rappresenta la Madonna in trono col Bambino, ai lati i Santi Pietro e Giovanni evangelista, davanti inginocchiati San Lorenzo e Santa Caterina da Siena; sullo sfondo schiere di angeli sorreggono vassoi con la neve.
L’iconografia e la devozione alla Madonna cosiddetta “delle nevi” rimandano alla fondazione e al culto della basilica romana di S. Maria Maggiore, il massimo dei santuari mariani di tutto il cattolicesimo romano. La festa della Madonna delle nevi è infatti il 5 agosto, nel calendario liturgico Romano memoria della dedicazione della basilica di S. Maria Maggiore, la cosiddetta basilica liberiana. La tradizione vuole infatti che papa Liberio, intorno alla metà del sec. IV, costruisse la prima basilica romana intitolata alla Madonna sul luogo dove sarebbe prodigiosamente caduta la neve in piena estate, il 5 agosto appunto. Di fatto la grande basilica paleocristiana fu edificata e dedicata da papa Sisto III nel 432, che la volle intitolata alla Madre di Dio, così come Maria era stata acclamata l’anno precedente nel Concilio di Efeso (431).
Ogni anno il 5 agosto, davanti alla basilica di S. Maria Maggiore, si rievoca l’episodio della nevicata prodigiosa.
La chiesa di S. Maria delle nevi in Siena, nel territorio della parrocchia di S. Maria in Provenzano ed eretta dove una volta sorgeva l’arco che conduceva al Poggio dei Malavolti, è oggi proprietà statale; ogni anno, il 5 agosto, viene aperta e officiata con la S. Messa.