Non era semplice raccogliere l’eredità di Franco Nobile, indimenticato padre della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori di Siena. Eppure Gaia Tancredi, già vicepresidente per oltre vent’anni, è stata capace in pochi mesi di dare ulteriore impulso alla Lilt, tanto che il 2019 è diventato uno degli anni storici per la Lega: il cambiamento della sede (ora in zona Due Ponti a Siena) è una svolta epocale, perché oltre alla logistica ha comportato la moltiplicazione delle specialistiche e una maggiore possibilità di accesso per i senesi a esami e diagnosi precoci. Senza dimenticare l’azione sulla prevenzione, attraverso tanti eventi sparsi in tutto il territorio.

Presidente, la Lilt è una realtà di grande valore sociale e sanitario per la nostra città e molto si deve alla sua azione innovativa e lungimirante, in particolare il 2019 è stato un anno di svolta, quale impronta ha voluto dare alla nuova Lilt?

È stato un anno intenso, ma di grandissime soddisfazioni. Tutto lo staff di Lilt si è impegnato per realizzare il sogno di dare una nuova casa alla Lega, più grande e più accogliente. Abbiamo raggiunto questo traguardo non solo per dare una nuova veste estetica alla nostra struttura, bensì per assicurare maggiore capacità di diagnosi a tutti coloro che accedono ai servizi. Ho integrato molto la squadra dei professionisti, già ne avevamo di validissimi e irrinunciabili, ma sono arrivati tanti giovani che hanno dato nuova linfa alle specialistiche che si trovano all’interno della struttura. E inoltre siamo arrivati a quindicimila soci, ciò significa che la risposta ai bisogni della gente viene garantita a una gran parte di cittadini-pazienti, in tempi rapidi e con grande professionalità. Per oltre vent’anni sono stata al fianco di Franco Nobile e la sua scuola è stata per me fondamentale per poter affrontare un impegno così delicato.

E per lei presidente il 2019 è stato un anno di forte cambiamento personale, come valuta la sua scelta professionale e di vita?

È stato un anno di forte cambiamento, è stato l’anno in cui ho preso definitivamente le redini di questa grande famiglia che raccoglie tanti soci e tanti medici. Per far questo sono riuscita a conciliare la missione fondamentale della Lilt con la mia professione di giornalista, ho applicato le mie competenze proprio alle esigenze dell’associazione, per informare ed educare da un punto di vista sanitario la popolazione senese. La capacità comunicativa della Lega ha portato tantissime persone ad avvicinarsi al concetto di prevenzione, che può essere applicato qui come altrove: non è importante dove, è importante che ci sia la comprensione che controllandosi si possono prevenire malattie o intervenire in tempo. Tanta gente di tutte le età si sta avvicinando a questo concetto e lo sta facendo con convinzione, questa è la mia più grande soddisfazione. Insieme a quella di aver incontrato tanta gente che ha purtroppo manifestato una malattia oncologica diagnosticata dai nostri medici, ma che poi è stata capace, grazie anche al percorso di cura indicato dai professionisti e dal direttore sanitario Enrico Pinto, di arrivare a una completa guarigione. Sebbene abbia lasciato una redazione giornalistica, dove sarei potuta rimanere per tutta la vita, questo risultato dà senso alla scelta che ho fatto.

Il percorso di divulgazione del concetto di prevenzione ha avuto nel 2019 uno sviluppo importante: quello di rivolgersi alle giovani generazioni.

In questo contesto abbiamo fatto il lavoro più importane, mai stato messo in atto fino ad oggi. Siamo arrivati in tante classi delle scuole superiori senesi, per raccontare in maniera molto originale, ma credo efficace, cosa significa adottare corretti stili di vita che sono quelli che aiutano a mantenere la salute nel tempo. Ed è stata sorprendente la risposta dei ragazzi e ciò che hanno assimilato dai nostri medici e nello specifico dagli agenti della Guardia di Finanza di Siena che ci ha accompagnato nel percorso educativo, lavorando in tandem. Il progetto è culminato con gli elaborati sui temi della prevenzione che i ragazzi hanno prodotto secondo le loro attitudini artistiche e letterarie. Per realizzare il concorso destinato alle scuole ho avuto al mio fianco il Rotary Club Montaperti Castelnuovo Berardenga che ha svolto un lavoro formidabile per coinvolgere i ragazzi nella produzione dei loro elaborati. Tanto che altre scuole hanno già richiesto il nostro intervento. Prossimamente saremo ancora al Liceo artistico per approfondire il tema della prevenzione con tutta la scuola.

E per il 2020 quali sono i progetti che avete in cantiere?

Tantissimi come sempre. Ci stiamo preparando per altro anno intenso per sviluppare iniziative che vadano in questa direzione, per educare la popolazione senese e anche della provincia, dove stiamo arrivando con i nostri mezzi mobili, per una diagnosi “domiciliare”, perché le persone pur percependone il bisogno, alcune volte non si avvicinano alle strutture in cui si fa diagnosi, per la distanza o per la paura. Ci saranno diverse iniziative di grande impatto, orientate alla buona educazione alimentare e dirette a tutte le fasce di età.