I senesi lo sanno benissimo: la forza e l’unicità della città di Siena sono le Contrade.
Il Palio è una loro espressione – la maggiore- che le rinforza nei valori espressi tramite una sana competizione. Dove si vuole primeggiare per far crescere la propria autostima, beffare l’avversaria ; come secondo obiettivo fare in modo che essa avversaria non vinca e poterla così umiliare in mille modi.
Qualcuno dice che il Palio è un gioco; non è tutta la verità: è molto di più ma non è nemmeno una guerra. E’ un confronto talvolta duro fatto anche di bugie, di raggiri, di corruzione: atti proibiti dal regolamento del Palio ma da sempre sopportati: è lo pecchio della vita. Il tutto è attuato per primeggiare: il fine giustifica il mezzo.
Per fare il palio ci vogliono le Contrade; da sempre . Senza le Contrade il Palio non si potrebbe certo fare, ma esse potrebbero esistere anche senza l’antica competizione.
Le Contrade figlie di compagnie militare o sorte per partecipare ai giochi e alle antiche giostre (gli storici non hanno sciolto i nodi) hanno una identità, una loro storia e i loro scopi sociali che vanno ben oltre l’aspetto ludico.
Nella mia esperienza maturata in seno al Consorzio pe la tutela del Palio, posso affermare che questo organismo molto si è peso e si spende per raccontare di più la Contrada e meno il Palio che ha ormai raggiunto una notorietà non sempre con aspetti positivi. Più volte ho avuto il piacere di sentirmi dire da produttori televisivi , del cinema o della carta stampa: “ma se è così spostiamo il racconto sulla vita di Contrada”.
E allora spieghi loro che da sempre le 17 consorelle, anche tramite le Società di Contrada, basano la loro vita sulla solidarietà, sulla tutela dei loro beni materiali e immateriali. Ingenti somme raccolte tra i “protettori” vengono destinate per acquisire nuove unità immobiliari, recuperarle e utilizzarle per sopperire alle sempre crescenti necessità. Sul mercato nazionale ed estero vengono ricercate e acquisite opere d’arte che riguardino la città o i 17 territori. I singoli musei di Contrada conservano cimeli e storie del passato e in ogni Oratorio sono presenti opere d’arte di altissimo valore artistico, spesso attribuite ai più grandi pittori del passato e del presente.
Da oltre cinquanta anni ogni Contrada ha un numeroso Gruppo Donatori di sangue a beneficio non degli appartenenti ma di tutta la comunità non solo senese.
Nei secoli passati le Contrade venivano autorizzate dai governanti a svolgere attività di controllo e prevenzione . A tutt’oggi nei singoli rioni le dirigenze contradaiole vigilano e svolgono, di concerto con le forze dell’ordine, attività di prevenzione verso ogni tipo di reato.
Ciò che meraviglia di più il visitatore curioso che vuole capire fino in fondo il fenomeno è la partecipazione attiva di tutti gli appartenenti alla vita e alla gestione attraverso forme di democrazia interne difficili da riscontrare in tante altre organizzazioni.
In sostanza le dirigenze sono elette con suffragio universale ogni tre o quattro anni: spesso per non più di due mandati. Chiunque può essere eletto nei vari ruoli apicali, cosicchè spesso si trovano a lavorare insieme , scelte liberamente dal popolo, persone di diversa formazione culturale o classe sociale. La politica, in genere, non trova diritto di cittadinanza e spesso chi prova ad inquinare le acque viene emarginato. Il controllo della base sul vertice è quotidiano; pochi aderenti possono richiedere ed ottenere in qualsiasi momento assemblee con argomenti di ogni tipo. Non solo ma un numero esiguo di contradaioli può porre su temi di interesse generale la questione di fiducia sui vertici;con discussione e relativo voto obbligatorio.
I ragazzi e i giovani, divisi per gruppi di età, vengono organizzati e seguiti da esperti nelle varie materie con organizzazione di attività ludiche, sportive e culturali al cui centro viene posta la storia e le finalità della Contrada, trasmettendo così quella identità che nei secoli ha salvato le storiche istituzioni.
La Contrada, insomma, è luogo i formazione e crescita in ogni campo. Il palio è l’espressione più vistosa e conosciuta, ma prima viene la Contrada che nella sua tipicità non ha uguali al mondo.