Giugno. Per tanti un mese come tutti gli altri mesi, per i senesi un mese che sa di Palio. Sopratutto quest'anno respiriamo finalmente la normalità: ci sarà di nuovo il tufo in Piazza, i palchi, le prove e l'andare dietro al cavallo. Ci saranno di nuovo i canti, gli abbracci, le lacrime di gioia o di sconforto. Come sempre noi vogliamo dare voce ai senesi dietro le quinte, a coloro che ci sono ma spesso non si vedono, ai frammenti di Palio che messi insieme formano una macchina perfettamente oliata che ci permette di godere appieno della nostra Festa. Per la nostra redazione è un momento ancora più bello, dato dal fatto di sapere che Gianluca si sta riprendendo. 

La normalità ci è mancata, il calendario estivo dettato dai ritmi palieschi aveva lasciato in noi un grande vuoto in questi anni di pandemia. La normalità... quanto abbiamo sentito questa parola nei mesi passati? Quanta paura ci ha pervaso pensando che non tornasse mai più! Quel "ce la faremo" ai balconi è diventato un "ce l'abbiamo fatta". Ma è proprio così? Credo di sì, ma soltanto a patto che ognuno di noi abbia capito che può durare solo ciò che sa cambiare e adattarsi, che siamo noi a dare la direzione alle cose, che la tenacia porta risultati solo nel momento in cui davvero non ci diamo per vinti. Molte persone sono state colpite da perdite personali, le restrizioni nella vita privata e sociale ci hanno fatto sentire fuori controllo. Qualcuno fa fatica a riprendere i rapporti sociali, abbiamo vissuto mesi senza interazioni, faticando ora a ricordarci come farlo di persona. Qualcuno fatica a stare a meno di un metro e mezzo dall'altro. Dobbiamo fare pratica e fidarci nuovamente di noi stessi. E quale migliore occasione se non le nostre Contrade e il nostro Palio? Sono certa che il ritrovarci sotto ai palchi prima della prova a salutare tanta gente che da molto non rivedevamo sarà per noi un grandissimo aiuto. E come al solito Siena si dimostra unica: per noi, nemici sul tufo ma amici nella vita, la normalità sarà semplice.