Notizie certe di queste Cappella ci giungono soltanto a partire dal XVIII° secolo, ma molto probabilmente essa ha origine almeno dalla seconda metà del XVI° secolo.

La chiesetta è dedicata fin dalle sue origini a Santa Caterina d’Alessandria, meglio conosciuta come Santa Caterina delle Ruote, il cui culto era molto diffuso in Val d’Arbia (un’altra chiesetta nei pressi di Serravalle di Buonconvento era ad essa intitolata).

Ciò è testimoniato anche dal quadro al centro dell’altare che raffigura proprio la santa in questione e che risale alla seconda metà del 1500, opera del famosissimo maestro senese Francesco Vanni (1563-1609).

Nel settecento ne era già proprietaria la nobile famiglia Landi e fu restaurata in stile neoclassico nel 1833 dal Cavalier Alfonso Landi, in occasione della tumulazione di sua moglie Girolama de Rocchi.

Valentino Bruchi, proprietario della stessa fino al secolo scorso per discendenza e avo da parte di madre di questa famiglia, oltre che studioso di storia locale ne scrisse nel lontano 1958. Essa “si trova presso ad un boschetto di cipressi e di pini, anticamente detto i Giardini”. Nella suddetta cappella Landi, fino agli anni settanta del novecento vi si celebrava la festa titolare ogni 25 novembre con relativa funzione religiosa.

All’interno vi è un altare centrale sormontato da due stemmi dei Landi e dalla tela di cui abbiamo già detto, attribuita al Vanni.

Nella striscia in alto, sia nella parete di destra che in quella di sinistra, furono dipinti nel 1903 gli stemmi della famiglia Landi alternati con quelli delle famiglie che si erano via via imparentati con essa.

Quindi a partire dalla parete di destra, troviamo lo stemma della famiglia dei Baroni Sergardi-Biringucci, quello dei Rinieri de’ Rocchi, quello dei Bruchi, oltre naturalmente ai Landi. Sempre sullo stesso lato, più in basso, troviamo la tomba del Cavalier Alfonso Landi con un bassorilievo attribuito al maestro Becheroni.

A sinistra invece lo stemma dei Riccomanni, quello dei Newton (Gervasio Newton sposò Caterina Landi nel 1867) e quello dei Conti Panciatichi di Pistoia. Sempre su questo lato in basso, vi è il bassorilievo della tomba di Girolama Rinieri de’ Rocchi, di ottima fattura neoclassica, eseguito dallo stesso Cavalier Alfonso Landi, suo marito.

La Cappella Landi è oggi proprietà privata, ma il nuovo proprietario, in alcune occasioni di festa del borgo di Lucignano ne consente la visita.