Il 2022 è ormai iniziato e noi siamo pronti a raccontarvelo con il primo numero dell’anno.

Un tempo difficile quello che stiamo vivendo: due anni di pandemia, la speranza di ricominciare e poi il mondo che ci mostra il suo lato peggiore. Libertà e serenità sono i nostri desideri più grandi ormai da troppo tempo. Difficile guardare al futuro, ma la speranza che questo anno, iniziato con grande dolore, ci porti finalmente quella rinascita tanto attesa non deve abbandonarci.

Ed è proprio in questo momento di grandi incertezze, e anche di terribili paure, che noi proviamo a raccontare storie che parlano di traguardi, passioni, felicità e semplicemente amore.

Amore per la città, lo sport, l’arte, la musica, la scienza. Tutto questo speriamo che possa essere l’alba di una notte che non sembra voler finire. Da senesi la nostra rinascita parla di emozioni, di festa e quindi di rioni che tornano a vivere.

La copertina di questo primo numero del 2022 è quindi dedicata al mondo delle contrade. Gianni Morelli, Rettore della contrada del Bruco, è appena stato eletto Rettore del Magistrato delle Contrade. Un nuovo percorso in un momento in cui c’è tanto da costruire, guardando a un’estate che vogliamo fortemente sia semplicemente “normale”.

Siena però risuona anche fuori dalle sue mura, protagonista in tutto mondo. Così non mancano le storie di coloro che hanno viaggiato anche nei luoghi più lontani per trasformare i propri sogni in realtà. Tramite le nostre pagine viaggeremo in Cina con lo sport, in Antartide con la scienza e anche a Roma con il racconto di colui che lavora al fianco del Presidente della Repubblica. Sogni che si sono realizzati, sacrifici che si celano dietro a gradi traguardi, paure ed emozioni di chi ha deciso di inseguire la propria passione, pur non rinunciando mai alle proprie origini. Non solo, c’è chi poi ha scelto questa città come casa per il lavoro o per la famiglia. Scelte e percorsi dettati dal forte legame per ciò che si ama.

L’augurio è che da qui, da queste storie, si possa ritrovare la capacità di sognare ancora.